Filosofia del romanticismo

Un filosofo come Schopenauer diceva che l’uomo è un essere finito ma tende all’infinito, alla costante ricerca di un bene infinito, che non trova nel mondo a sua disposizione e nemmeno in se stesso.

Il romanticismo è una continua anelante ricerca verso qualcosa che non si raggiungerà mai sulla terra, qualcosa di soprannaturale, un'unità che in terra non esiste.
Solo il poeta può, attraverso il suo genio e la sua poesia, venirne a contatto, presagire questo tutto, e cantarlo agli altri, anche se non viene da tutti compreso.
Solo le anime più elevate sono in grado di cogliere questa essenza, e sono anche le più infelici perchè sempre divise tra la bellezza astratta ed eterna e la finitezza della loro realtà contingente.

Ecco che la poesia diviene un mezzo per esprime il divino tra noi, è un modo per elevarsi all'infinito, è la chiave per avvicinarsi a questo mondo lontano e irraggiungibile.

La fonte di ispirazione è la natura, dove l'uomo nella solitudine può avvicinarsi di più a se stesso, ed è una natura sempre immensa, con panorami burrascosi o desolati, che alimentano la ricerca e la nostalgia dell'infinito nel cuore del poeta.